SHANTARAM (Gregory David Roberts)



















 Titolo:Shantaram
 Autore:Gregory David Roberts
 Editore: NERI POZZA
 Pagine: 1174

 Prezzo:23,00








“Nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. È diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l'Australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in Australia a scontare la sua pena. E raccontare la sua vita in un romanzo epico di più di mille pagine.”




Shantaram è magico,
appena ti ci immergi non ne esci più,
anche dopo averlo chiuso, qualcosa ti si insinua dentro e non ti lascia,
sembrerà quasi di aver vissuto in India, Afghanistan e Pakistan per un po' insieme a Lin, il meraviglioso protagonista. 
Si tratta di un romanzo autobiografico in cui David Gregory Roberts racconta la sua vita,
che è un'esplosione di avventura all'ennesima potenza.

Viene infatti arrestato nel 1978 in seguito ad una rapina a mano armata, strada tristemente intrapresa dopo essere caduto nel buco nero della tossicodipendenza;

caduta inevitabile, causata dal fallimento del suo matrimonio e dal doloroso distacco dalla figlia.

Fu condannato a 23 anni di detenzione e inviato nel penitenziario di Pentridge. La condanna fu ridotta in appello, ma evase in compagnia di un altro recluso.

Raggiunse allora Bombay, trattenendosi nell'India più ammaliante che esista: quella degli slum e delle baraccopoli, insomma, l'India vera.

Non vorrei svelare troppo di questo strepitoso romanzo, perché va assaporato in solitudine, deve sorprendere e meravigliare come ha fatto con me.

Vi garantisco, però, che i personaggi rimarranno sempre con voi

e difficilmente dimenticherete il sorriso di Prabaker.

Nonostante la mole (1200 pagine) scorre liscio come l'olio,

un libro in grado di far

riflettere,

piangere,

ridere.

Un libro sudato e vissuto, come lui stesso racconta fu perso e riscritto per due volte (l'autore conserva ancora le poche pagine rimaste della prima stesura fatta in carcere, che portano ancora le sue macchie di sangue).

La terza stesura fu quella che finalmente fu data alle stampe divenendo un grande successo editoriale.

L'attore di Hollywood Johnny Depp ha acquistato i diritti cinematografici di Shantaram. (Se si decidessero a girarlo!)

Gregory David Roberts ha dichiarato che intende scrivere altri due romanzi, (aggiungerei per fortuna!) uno situato temporalmente prima delle vicende di Shantaram e l'altro successivamente.

E' stato il mio primo libro sull'India, ma David Gregory Roberts è stato in grado di farmela amare profondamente, con i suoi odori forti, i taxi frenetici, il cibo saporito, la cultura colorata e rumorosa, insomma, una poesia.

Lo consiglio a tutti, perché è un libro che va letto se siete amanti della buona letteratura.
Ah, buon viaggio…




“ L'anima non ha cultura, non ha nazione. L'anima non ha colore, accento, stile di vita. L'anima è per sempre. L'anima è una. E quando il cuore prova un momento di verità e di dolore l'anima non sa restare immobile”



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